Come deve essere organizzato il sistema fiscale di rappresentanti e aziende: agevolazioni fiscali e le modalità contributive in base al reddito.
La legislazione fiscale sul reddito d'impresa, il Testo Unico delle imposte sui redditi e le altre leggi collegate prevedono per i contribuenti un complesso di regimi contabili ben definiti.
La contabilità ordinaria regola le imprese che presentano un'ammontare dei ricavi annui superiore a 400 mila euro per le prestazioni di servizi, dove rientrano gli agenti di commercio, e superiore a 700 mila euro per le altre attività.
Questo sistema contabile è obbligatorio per le società di capitali, quindi per le societa per azioni (SPA), le societa in accomandita per azioni (SAPA) e le società a responsabilità limitata (SRL).
La contabilità semplificata invece è destinata alle imprese caratterizzate da un'ammontare dei ricavi annui non superiore a 400 mila euro per le prestazioni di servizi, dove rientrano gli agenti di commercio, e non superiore a 700 mila euro per le altre attività come ad esempio la cessione di beni.
La Contabilità semplice, o supersemplificata, è riservata esclusivamente alle persone fisiche che esercitano attività d'impresa, con riferimento però ad alcune precise condizioni.
La contabilità forfettaria, detta anche forfettone, è riferita esclusivamente alle persone fisiche che esercitano attività d'impresa, con riferimento a precise condizioni.
A questi si aggiungono anche dei regimi fiscali agevolati relativi ad alcune categorie come ad esempio a coloro che intraprendono nuove iniziative imprenditoriali; oppure a coloro che sono soggetti a studi di settore e caratterizzati da ricavi di lieve entità, non superiori a 25 mila euro.
In entrambi i casi, a fronte dell'esonero dalla tenuta delle scritture contabili, è applicata un'imposta sostitutiva dell'Irpef, rispettivamente del 10 e del 15%, sul reddito d'impresa, purché in presenza di determinate condizioni.
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