Il contratto di Agenzia o di Rappresentanza

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La forma e le modalità del contratto con cui un agente si impegna ad operare per un azienda. Possono essere anch'essi tempo determinato o indeterminato

Un contratto di agenzia o di rappresentanza, con deposito o senza deposito, deve obbligatoriamente reggersi su tre principi basilari: la stabilità, e quindi la durata del contratto; la zona, che deve essere contrattualmente determinata; e la retribuzione, ovvero la provvigione.

Senza che questi elementi fondamentali siano congiuntamente pattuiti, espressi ed accettati in modo esplicito da tutte le parti, un contratto di agenzia non è ritenuto completo.

E' comunque importante sottolineare che in base alle modifiche apportate e pur non essendo prevista dalle norme generali del contratto la forma scritta per il contratto di agenzia, il Codice Civile dichiara che il contratto deve necessariamente essere redatto ed approvato per iscritto; e allo stesso tempo ciascuna delle parti ha il diritto di ottenere dall'altra un documento sottoscritto che riproduca il contenuto del contratto e delle clausole aggiuntive: e per la precisione quest'ultimo diritto è irrinunciabile.

Se per qualche motivo la questa norma non fosse rispettata avrà validità probatoria del rapporto il comportamento della durata consolidata, ovvero l'accettazione degli ordini e la relativa evasione, l'eventuale emissione di conteggi provvigionali e i relativi pagamenti, le operatività dimostrabili come la zona operativa e i livelli di provvigione, in questo modo quindi emergeranno dall'operatività citata sia la durata in questo caso specifico "a tempo indeterminato" non essendone specificato il termine, la zona e la provvigione dimostrabili dalla stessa operatività.

Il contratto a tempo determinato. Naturamente anche questo tipo di contratto può essere pattuito "a tempo determinato" e quindi con una scadenza certa.

Le norme che regolano questo tipo di contratto sono stabilite, oltre che dal codice civile, dagli Accordo Economici Collettivi con particolare riferimento alle indennità di fine rapporto e soprattutto all'indennità suppletiva di clientela che spetta all'agente quando il contratto a termine si è di fatto concluso dopo la sua scadenza naturale.

È molto importante considerare inoltre che il Codice Civile stabilisce che il questo senso un contratto a termine rinnovato o prorogato si trasforma automaticamente in contratto a tempo indeterminato.

In questo modo è stato totalmente sovvertito il principio spesso riconfermato da svariate sentenze che negavano questa possibilità anche quando un contratto veniva rinnovato, anno dopo anno, per periodi molto lunghi.

Il contratto a tempo indeterminato. Nei casi più frequenti, fortunatamente, il contratto viene stipulato a tempo indeterminato: questo significa che il rapporto è iniziata ad una data certa, mentre è facoltà delle parti rescinderlo nel rispetto delle norme stabilite dal Codice Civile e dagli Accordo Economici Collettivi di settore.

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